Efesini 4:29 “Nessuna cattiva parola esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l'edificazione, secondo il bisogno, ditela, affinché conferisca grazia a quelli che l'ascoltano”.
I consigli sul parlare, che Dio ci propone nella Scrittura sono come miele, addolciscono, rinfrescano, guariscono anche l'animo più esacerbato.
La maggior parte degli uomini, sempre contrastanti, hanno mille parole offensive, negative, spesso contro ogni etica morale, molti se ne rammaricano.
Oggi le parolacce sono all'ordine del giorno, divenute di uso comune, ma ricordiamoci, Matteo:12:36,37 “Or io dico che nel giorno del giudizio gli uomini renderanno conto di ogni parola oziosa che avranno detta. Poiché in base alle tue parole sarai giustificato, e in base alle tue parole sarai condannato.”
Anche se la collera ci assale, contiamo fino a 10, finché possa sbollire, non lasciamoci prendere dall'ira, spesso, anche ingiustificata. Le parole spese non torneranno mai indietro, neppure con tutte le scuse del mondo.
Sono come le frecce che scagliate dall'arco non torneranno mai nella faretra.
Non sappiamo quali ferite possono provocare. Bisogna essere responsabili di quello che diciamo.
Anche se chi le riceve, sia pronto a perdonare; le ferite non scompaiono, resta sempre la cicatrice.
Nelle mie preghiere chiedo sempre al Signore, mio Dio e Padre:
“O Eterno poni una guardia alla mia bocca” (Sal,141:3 ) ed aggiungo:”Fa che le mie parole possano edificare;, che attraverso il mio parlare, io, provochi la convinzione in chi mi ascolta, di seguirti, adorarti, glorificarti. Aiutami ad essere come tu vuoi che io sia, secondo il progetto di vita che tu hai avuto in serbo per me!
Amen!
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