PROFEZIA DI TIRO



Le verità bibliche ( Profezia di Tiro)

Tiro era una città ricca, potente, una grande città di porto, a 600 metri dalla costa Tiro aveva un isola che era stata fortificata come una cittadella gigantesca, le sue fortificazioni includevano un grande castello che sporgeva sul mare, questo rendeva più forte la città costiera.

Nel sesto secolo Nabucodonosor di Babilonia riuscì ad assediare e devastare Tiro che era sulla costa ma non riuscì a conquistare l’isola che era fortificata, gli abitanti di Tiro infatti si rifugiarono lì. Nessuno riusciva a conquistare l’isola. Tiro divenne sempre più ricca ed i suoi governatori erano crudeli con tutti i popoli circostanti, si spinsero fino ad Israele. Saccheggiavano i raccolti di frumento lasciando loro il frumento necessario per una nuova semina, così i razziatori l’anno seguente sarebbero tornati a rubare i nuovi raccolti e così via finché in Israele non ci fu una grande carestia per l’abuso degli abitanti di Tiro.

Gli israeliti pregarono e supplicarono Dio perché intervenisse, il profeta Ezechiele ebbe una visione, la città di Tiro sarebbe stata castigata per questa malvagità.

Ezechiele 26:1-14

Il primo giorno del mese, dell'anno undecimo, mi fu rivolta questa parola del Signore:

2 «Figlio dell'uomo, poiché Tiro ha detto di Gerusalemme:

Ah, Ah! eccola infranta la porta delle nazioni; verso di me essa si volge, la sua ricchezza è devastata. 3 Ebbene, così dice il Signore Dio: Eccomi contro di te, Tiro. Manderò contro di te molti popoli, come il mare solleva le onde, 4 e distruggeranno le mura di Tiro, e demoliranno le sue torri: spazzerò via da essa anche la polvere e la ridurrò a un arido scoglio. 5 Essa diverrà, in mezzo al mare un luogo dove stendere le reti, poiché io ho parlato - oracolo del Signore. Essa sarà data in preda ai popoli 6 e le sue figlie in piena campagna saranno uccise di spada; allora sapranno che io sono il Signore. 7 Perché dice il Signore Dio: Io mando da settentrione contro Tiro Nabucodònosor re di Babilonia, il re dei re con cavalli, carri e cavalieri e una folla, un popolo immenso. 8 Le tue figlie, in terra ferma, ucciderà di spada, contro di te costruirà bastioni, alzerà terrapieni, disporrà un tetto di scudi. 9 Con gli arieti colpirà le tue mura, demolirà le tue torri con i suoi ordigni. 10 La moltitudine dei suoi cavalli sarà tale che ti coprirà con la sua polvere, per lo strepito dei cavalieri, delle ruote e dei carri tremeranno le tue mura, quando entrerà dalle tue porte come si entra in una città espugnata. 11 Con gli zoccoli dei suoi cavalli calpesterà tutte le tue strade, passerà il tuo popolo a fil di spada, abbatterà le tue colonne protettrici. 12 

Saccheggeranno le tue ricchezze, faran bottino delle tue mercanzie. Abbatteranno le tue mura, demoliranno i tuoi splendidi palazzi: getteranno in mezzo al mare le tue pietre, i tuoi legnami e la tua polvere. 13 Farò cessare lo strepito delle tue canzoni e non si udrà più il suono delle tue cetre. 14 Ti renderò simile a un arido scoglio, a un luogo dove stendere le reti; tu non sarai più ricostruita, poiché io, il Signore, ho parlato». Oracolo del Signore Dio.”

La profezia di Ezechiele.

Alessandro Magno dopo 6 mesi riuscì a conquistare la città costiera però l’isola fortificata gli resisteva.

Alessandro Magno riusciva a conquistare le città con una torre d’assalto smontabile, gli invasori salivano sulla torre e si elevavano al di sopra delle mura della città, attaccando i difensori.

Ma conquistare un’ isola era difficile, non poteva certo montare la torre in mezzo al mare.

 

https://www.storicang.it/a/alessandro-magno-e-lassedio-di-tiro_14868

Alessandro e i suoi ingegneri costruirono un terrapieno, una lingua di terra lunga quasi un chilometro che collegava la costa con lisola e tramite la quale contavano di far avanzare le truppe e le macchine dassalto contro la fortezza. Scelsero una zona nella quale il mare era poco profondo e fangoso, in modo che il compito fosse più semplice, e come materiale utilizzarono le pietre e le macerie della vecchia Tiro, la città sulla costa, che i soldati macedoni avevano raso al suolo.”

Getteranno in mezzo al mare le tue pietre, i tuoi legnami e la tua polvere.”

La profezia si era avverata.

Quando furono vicini i difensori li attaccarono con le catapulte, Alessandro Magno dovette interrompere i lavori per costruire un gigantesco scudo di metallo per difendere i lavoratori che continuavano a costruire il terrapieno sul mare, finché i lavori furono conclusi.

Se la vediamo ora , non c’è più un isola ma il tempo ha creato una baia di sabbia e l’isola è unita alla terraferma.

In zona vive una piccola colonia di arabi, la maggior parte di loro sono pescatori e dopo tirato le reti le portano a stendere esattamente in questa zona deserta per farle asciugare.

 “un luogo dove stendere le reti; tu non sarai più ricostruita”

Anche l’ultima parte della profezia si è avverata






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