Giuseppe fu deportato
come schiavo in Egitto, rimase schiavo per molti anni ma poi fu in grado di
interpretare i sogni del faraone, così fu nominato primo ministro e governatore
di tutto il territorio d’Egitto.
Genesi 41:43
“Poi lo fece montare sul suo
secondo carro e davanti a lui si gridava: «Abrech». E
così lo si stabilì su tutto il paese d'Egitto.”
I critici non
credevano che un faraone avrebbe potuto nominare governatore un nemico , un
ebreo.
I vasi o coppe di esecrazione testimoniano che i
semiti erano dei nemici, ne hanno trovate tante con maledizioni ai semiti.
(Su queste coppe gli egiziani scrivevano una
maledizione per i loro nemici “es. siano maledetti di semiti.. “, in questi
recipienti ci bevevano e li gettavano in terra frantumandoli; credendo che gli
dei avrebbero maledetto i loro nemici.)
Hanno trovato centinaia di questi vasi.
Nei resti degli scritti egizi hanno visto che la
quattordicesima dinastia fu una dinastia di disordine e confusione. Dalla
quindicesima alla diciasettesima dinastia regnarono gli ixos, che significa stranieri,
riferito ai semiti che premendo alle frontiere riuscirono ad invadere prendendo
il controllo del paese, tutto questo negli anni di Giuseppe in Egitto, quindi
chi sedette sul trono d’Egitto non fu un egiziano ma un semita, un connazionale
di Giuseppe, il faraone poteva fidarsi di lui perché era un semita come lui.
La bibbia dice con il tempo si elevò un faraone che
non conobbe Giuseppe e con un atteggiamento diverso schiavizzò gli israeliti
che stavano in Egitto. Questo concorda con la storia perché dopo la 17° dinastia
i re di Tebe scacciarono gli ixos dall’Egitto e tornava ad essere governato
dagli egiziani e sacerdoti.
L’archeologia e la storia sono delle ragioni per
credere.
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