APPUNTAMENTO CON DIO (CARROL SHEWMAKE)




Appuntamento con Dio
di
Carrol Johnson Shewmake
(Primo capitolo) (Preso qualche pensiero) 
Dio ha scelto la mente come unica via di comunicazione con il genere umano.
 Ma non è il solo ad avere accesso.
La fede è la risposta emotiva alla verità dottrinale ed è impossibile credere solo intellettualmente, anche perché non possiamo capire la Bibbia se lo Spirito Santo non illumina la mente.
 Se non saremo in stretto rapporto con Gesù attraverso lo Spirito Santo ascolteremo la voce sbagliata credendo sinceramente che sia quella di Dio, perché inevitabilmente ogni uomo sente e segue una voce.
Dovremmo coltivare nel proprio cuore l’ascolto della voce di Dio sia nella preghiera sia quando si lavora o si studia o gioca, ricordiamo che è proprio Dio a voler comunicare con noi
personalmente.
Ogni volta che Dio mi ha dimostrato che le sue promesse sono vere e che mai, mai, mai ci lascerà o ci abbandonerà.
Gíosuè 1:5 “ Nessuno ti potrà resistere tutti i giorni della tua vita, come sono stato con Mosé, così sarò con te, io non ti lascerò e non ti abbandonerò “.
È questa la certezza che fa allontanare quel senso di panico che accompagna la solitudine e fa percepire la presenza di Dio nelle nostre vite. Dobbiamo andare da Lui per amarlo e per essere amati, la preghiera non deve essere normale routine di richieste a Dio. Dio s’interessa ad ogni dettaglio della nostra vita, della nostra famiglia, dei nostri amici. 
Ognuno deve aiutare l'altro a sopportare le difficoltà. Il potere di Dio non ha limiti. 
Chi siamo noi per dare ordini a Dio, per
chiedergli di rispondere alle nostre preghiere secondo i miei desideri?
Dobbiamo imparare ad avere fiducia nella stabilità del rapporto con Dio.
In questo modo le nostre preghiere vanno al di là di una formale meditazione, coinvolgendo tutti noi stessi, giorno e notte, mano nella mano, cuore a cuore.
 Gesù parlando del rapporto con il Padre disse “ il Padre è in me ed Io sono nel Padre” 
Giov. 10:3 "ma se le compio, anche se non volete credere a me, credete almeno alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me e io nel Padre»."
Giov. 17:21. "perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato."
Dio ha Istituito la preghiera perché l’umanità potesse udirlo nel cuore e rispondere con il pensiero
e le azioni, per ascoltare e percepire la voce di Dio.
Attraverso tutto l’antico testamento Egli formula e riformula il desiderio accorato di un rapporto
amichevole con il Suo popolo. È il tema centrale dell’intera Bibbia.
Nei Vangeli vediamo che Gesù dedica le prime ore dell’alba per comunicare con il Padre e
ricevere da lui e istruzioni per il giorno.
Quale voce Gesù sentiva nell’appuntamento quotidiano con il Padre?
Gesù parlò spesso della voce interiore, lo ripetè innumerevoli volte,
Matteo 11:15 “Chi ha orecchi per udire oda” 
13:9,43 9Chi ha orecchi intenda».43Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda!;
Marco 4:23 ; Luca 14:35
Apocalisse 2:7 "Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese: Al vincitore darò da mangiare dell'albero della vita, che sta nel paradiso di Dio.".
sta parlando della voce interiore quella del cuore lo dice in
Matteo 13:14-15 "14 E così si adempie per loro la profezia di Isaia che dice:Voi udrete, ma non comprenderete, guarderete, ma non vedrete.
15 Perché il cuore di questo popolo si è indurito, son diventati duri di orecchi, e hanno chiuso gli occhi, per non vedere con gli occhi, non sentire con gli orecchi e non intendere con il cuore e convertirsi, e io li risani "
dove viene citato il brano di 
Isaia 6:9,10 "Egli disse: «Va' e riferisci a questo popolo: Ascoltate pure, ma senza comprendere, osservate pure, ma senza conoscere..10 Rendi insensibile il cuore di questo popolo,
fallo duro d'orecchio e acceca i suoi occhi e non veda con gli occhi né oda con gli orecchi né comprenda con il cuore né si converta in modo da esser guarito»."
Il modo sicuro per identificare la voce di Dio è avere una relazione, un appuntamento quotidiano
con Lui per ricordare che Dio ama ognuno di noi e di conseguenza anche noi l’amiamo.
Ezechiele 34:12-13 
“12.Come un pastore va in cerca del suo gregge il giorno in cui si trova in mezzo alle sue pecore
disperse, così io andrò in cerca delle mie pecore e le strapperò da tutti i luoghi dove sono state
disperse in un giorno di nuvole e di dense tenebre 13 Le ritirerò dai popoli e le radunerò da tutte le regioni. Le ricondurrò nella loro terra e le farò pascolare sui monti d'Israele, nelle valli e in tutte le praterie della regione.

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